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Ingaunopadano

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  1. Ringrazio Geko67 per il consiglio, ma preferisco scrivere due parole sulla gara di ieri, ancora limpidamente impressa nella mente. Stamattina pensavo al nostro equipaggio e mi è venuta in mente una metafora calzante. In Giappone è ancora viva una tradizione antichissima che consiste nel riparare con una tecnica particolare le ceramiche rotte. Oltre a resine naturali che servono ad incollare i pezzi rotti, viene utilizzato l'oro per decorare ed evidenziare le crepe e le linee di congiunzione. Il risultato è che dalla rottura di un oggetto comune prende vita qualcosa di unico e molto più prezioso dell'originale. Con lo stesso principio i samurai che tornavano dalla battaglia con più ferite erano quelli più celebrati e stimati. Con questo non voglio dire che dobbiamo partire con due giri di ritardo ad ogni gara, però è evidente quanto sia stato bello e unico quanto abbiamo fatto insieme. Nelle difficoltà ci facciamo forza e tiriamo fuori la parte migliore di noi. Ringrazio tutti per la giornata di ieri, credo che rimarrà tra i bei ricordi di questa nostra strana passione. Grazie a Lorenzo, che si è fatto carico di una partenza difficile mantenendo sempre saldi i nervi e iniziando una folle rimonta. Grazie ad Ivan, che stupisce ad ogni gara per velocità, costanza, concentrazione, lucidità e mi fermo perché poi divento stucchevole. Grazie ad Andrea, che dopo un annetto è finalmente tornato a soffrire con noi. Ieri è stato il nostro oro sulla crepa! Grazie a Tommaso, che nonostante ci abbia tirato il pacco per la gara si è fatto perdonare venendo a sgranocchiare in ts come al solito. Grazie a chi non c'era ma ci sarà: Zano, Giuppo, Cruz, Daniele, Sando, Giacomino e tutti quelli che hanno sofferto e gioito con noi. Al di là dei risultati, della divisione, delle ingiustizie subite e degli errori stupidi che se non avessi fatto (ziovalter!) saremmo stati a podio, è nelle giornate come ieri che amo correre (con voi) con le macchinine!
  2. A distanza di una settimana metto nero su bianco qualche commento. Tralascio il solito discorso sul "abbiamo il potenziale ma..." per evitare lo sfottò di Cruz, ma soprattutto perchè è superfluo e ormai siamo consapevoli della nostra potenzialità (penso solo a me, che avevo passato Makkus degli Exclusive Racing Series al pit e ne avevo di più, alla fine questi sono arrivati quarti...). Visto che poi la gara ha preso una piega negativa, proviamo a trovare gli aspetti positivi. Mia prima qualifica nel VEC, se non sbaglio, e tutto sommato non è andata nemmeno malissimo, considerando che non avevo provato nemmeno un giro. Al photofinish (11.45) entro sul server con i panni da stendere, ma penso "chissene" e mi metto a scaldarmi con qualche giro con setup da gara pensando "se poi tolgo benza andrà solo meglio". In un attimo si passa in qualifica e tocca alle GT. Io passo allo stendino con un po' di effetto pendolo e stendo con i guanti per non perdere tempo (????). Finisco di stendere e mi rimangono 10 minuti, quindi salgo in casa a prendermi un panino, ma mia moglie mi sorprende con i ravioli nel piatto, pronti per essere trangugiati in un tempo inferiore ad un pit della Red Bull... Mangio una banana mentre torno in postazione pensando al grande Ross e sperando che mi porti fortuna. Inizia la qualifica per i prototipi ed io mi sto ancora infilando i guanti. Penso "tanto ci sarà traffico, non fa male uscire dopo", modifico due cose nel set ed esco in pista. Primo giro tragico, con ala 1 e poca benzina ho un feeling completamente diverso e mi sembra che il culo mi parta ovunque: 2.05 e qualcosa, più lento del mio passo in gara ???? Cerco di tranquillizzarmi e pensare solo a guidare bene e prendere confidenza, aiutato da un paio di parole di conforto di Ivan. Miglioro qualcosina ma finisce la benzina e rientro. Esco di nuovo tentato dal mettere ala 2, ma per fortuna insisto con ala 1. Primo giro sempre alto, ma poi mi rendo conto che stavo correndo con mix a 2, race lean... Non credo facesse una differenza così esagerata, ma l'aver alzato il mixture mi ha dato un po' di confidenza e alla fine piazzo un giro decente (almeno più veloce del mio best col pieno e medie). Risultato non esaltante per la #249 (probabilmente chiunque altro di noi avrebbe fatto meglio) ma nemmeno disastroso. Peccato perchè sarebbe bastato un giro in più per partire in P11, che era assolutamente alla portata. In partenza penso soprattutto al warning che mi pende sulla testa ed alla lunghezza della gara: cerco di essere conservativo anche se mi rendo subito conto di avere un passo migliore di Makkus, il tizio davanti. Cerco di studiarlo e di capire come passarlo, ma nel frattempo quello dietro, il buon Cosimo Streppone, fa qualche manovra di disturbo che mi costringe a guardare più dietro che davanti. Per fortuna Streppone non ne ha e quando mi riavvicino a Makkus e voglio rompere gli indugi questo decide di andare ai box, forse per scontare una penalità, lasciandomi strada libera. Il resto dello stint non è particolarmente brillante e il mio passo rimane abbastanza lontano da quanto riuscivo a fare in pratica, però sempre con una certa confidenza. Nel secondo stint la prestazione crolla, almeno per la prima metà, ma cerco di rimanere concentrato sulla guida e alla fine la cosa paga perchè almeno non faccio errori degni di nota. Unico sbaglio un lungo alla bus stop, distratto da una DPi che mi stava doppiando. Evitabile? Sì. Mi rodo il fegato per l'errore? No. Anche questa gara, seppur finita male, mi ha dato qualcosa. Posso dire di nuovo e con convinzione: "mi sono divertito!". Certo, leggere gli aggiornamenti sul gruppo e vedere il live timing mi ha fatto venire un po' di bruciore di stomaco, ma fa parte del gioco. Un grande grazie a Lorenzo ed Ivan, che si sono presi la parte difficile della gara (io non ho visto nemmeno una goccia d'acqua) e che hanno impegnato tutto il giorno mentre io me la sono spassata ad una festa di bambini urlanti... Forza ragazzi, pensiamo al caldo della California, ci sarà da divertirsi ????
  3. Apro le danze con il mio commento su gara 1. Tralascio per un momento il risultato e l'esito dell'analisi post gara: nei miei due stint mi sono davvero divertito. 48 giri cercando di spingere al 99,9% a pista libera, con un po' di terrore nei doppiaggi delle GT e quindi con molta cautela. Ne parlavo a fine turno con Lorenzo e lo confermo anche oggi: credo sia stata la mia migliore gara nel VEC. L'anno scorso con la #250 a Road America forse ero più veloce, ma avevo comunque preso un drive trough e forse fatto qualche errorino in più. Sabato non ricordo errori particolari (forse un paio di lunghi ma sempre senza danni o tagli) e la mia concentrazione ha retto per tutto il turno. Mi do virtualmente una pacca sulla spalla, credo che non fosse possibile fare meglio col mio piede e con l'allenamento fatto. Detto ciò sono sceso dalla postazione con le gambe quasi doloranti per un mix di tensione e sforzo fisico sulla frenata (avevo alzato la pressione della pedaliera per migliorare la frenata, ma 1h e 20m sono lunghetti). Sul risultato no comment, iniziare la stagione con due sfighe del genere potrebbe essere deprimente, ma noi teniamo duro e guardiamo già a Spa, dove la pattuglia sarà più nutrita, farà meno caldo per allenarsi e le ore di gara saranno 8! Forza ROTW!
  4. Anche quest'anno siamo arrivati a giugno e il VEC è finito. Solo una settimana fa ero preoccupato dalle previsioni meteo e a quest'ora stavo per andare in pista per provare l'auto sul bagnato. Che spettacolo! L'ho appena letto a proposito della Le Mans "vera": è una gara che non si corre, si vive! Devo dire che quest'anno l'ho davvero vissuta, intensamente e a lungo, anche oltre al taglio del traguardo da parte di Lorenzo, visto jl sonno perso... però ne è valsa davvero la pena! Ora la prestazione ed il risultato contano poco per cui evito di spendere troppe parole. Comunque è d'obbligo sottolineare che abbiamo rischiato di finire a podio in div2 anche con la #249, dopo esserci stati con la #250. È pazzesco e per me totalmente imprevisto, almeno rispetto a quanto avevamo raccolto l'anno scorso. È innegabile che i nuovi arrivi abbiano alzato la qualità, sia nella guida sia nei setup, e di conseguenza abbiano alzato anche l'asticella per gli altri. È grande il dispiacere per l'assenza finale della #250 che magari sarebbe anche riuscita a finire a podio. Personalmente mi dispiace di più per le incomprensioni che ci sono state, che spero siano superate (o comunque superabili). Oltre agli "storici", con cui ormai c'è un legame che va oltre la pista virtuale, voglio dire un grande grazie a Daniele, Giacomo, Giuseppe e Pier. Mi avete dato la scusa per tornare a correre le endurance, ma soprattutto mi avete restituito la leggerezza e la gioia di farlo. Un'altra stagione e un altro anno se ne sono andati, altri bellissimi ricordi comuni da aggiungere al nostro album
  5. Mi metto in scia ad Ivan, chissà che non recuperi qualche decimo! Prima di scrivere il mio commento su Road America mi sono riletto il mio ultimo post gara, tornando a giugno dell'anno scorso, dopo una 24 ore di Le Mans molto amara. Non bisogna leggere tra le righe per capire quanto fossi deluso da quella gara e da tutto il mio campionato, nonostante l'orgoglio per un gruppo a cui ero e sono molto legato e che "sportivamente" ho visto crescere enormemente. La malinconia di quel commento dipendeva dalla costante sensazione di non essere all'altezza della squadra e di non contribuire abbastanza. Non vi nascondo che il 2020 e il 2021 per me sono stati anni difficili a livello personale (ok, non sono originale, lo ammetto), che ho vissuto la stessa sensazione di inadeguatezza sul lavoro e che il ritorno alle corse è stato un po' forzato proprio per ritagliarmi uno spazio positivo. A meno di un anno di distanza posso dire che quello spazio e soprattutto quelle persone (se stai leggendo qui probabilmente sei uno di loro) sono stati di grande aiuto, quasi terapeutici, e mi hanno permesso di riprendere il mio cammino con più serenità. Ok, doveva essere un commento post gara, non una seduta di auto analisi La 8h di Climb America per la #250 è partita col botto! Stavo ancora mangiando e leggo su Whatsapp del connection lost e della difficoltà di Giacomo a rientrare. Poi un messaggio mi toglie un po' di scazzo: Giacomo è dentro e sta girando. "Ok, persa quasi mezz'ora, a sto punto finisco la frutta con calma, stendo i panni così il capo è contento e poi mi faccio qualche giro di riscaldamento". Quando sto stendendo le ultime calzine di mia figlia e sbircio la chat leggo Giuppo che chiede se ci sono. A quel punto evito il caffè e mi collego per vedere come siamo messi. "Ale' ci sei? Devi entrare subito" mi dice Giuppo. Non me ne rendo conto e son già dentro con medie e una cinquantina di litri nel serbatoio. Leggermente teso al primo giro, ma mi sciolgo subito. Da lì in avanti lo stint vola e io penso solo a guidare bene e a sdoppiarmi dalle GT, avendo 5 giri di ritardo. Da annoverare solo la digestione della maionese vegana di mia moglie e un sorpasso su una P2 avanti di qualche giro: non serve a nulla, ma che soddisfazione! Tutto fila splendidamente liscio e anche lo stint dopo va via in scioltezza, tanto che chiedo a Giuppo se vuole che faccio anche lo stint successivo, avendo le gomme ancora fresche. Non se ne fa nulla per problemi di orario e quasi me ne dispiaccio! Comunque gli l'ascio la macchina ancora a 4 giri dalle GT (se non mi sbaglio). Che fatica sta rimonta... Wow che figata! Era una vita che non ero così soddisfatto. Non ho tenuto l'occhio sui tempi, ma mi alzo dalla postazione con la consapevolezza di aver fatto la mia parte. Tralascio il "Casa Ricci" tra il primo turno ed il secondo, comunque un sentito grazie a mia moglie lo scrivo anche qui, perchè di sicuro mi ha visto brillare gli occhi e ha limitato le polemiche. Rientro in pista dopo il triplo di Giacomo che nel suo ultimo stint ha ripreso il giro delle prime GT. Siamo sempre ultimi di categoria e convengo con Giacomo che ci sia solo da portarla al traguardo e prenderci quello che arriva. Mi metto in modalità taxi, dovendo far durare il treno di medie su tre stint, e comincio il mio turno con molto relax. Direi troppo relax, probabilmente. Primo stint veramente sotto tono dal punto di vista della performance: voglio far durare le gomme e cerco di portare a casa 22 giri, ma a metà stint capisco che è dura e arrivo al pit con 2 o 3 litri. Tra uno sguardo al consumo benzina ed uno a quello gomme, nonostante abbia inserito il pit limiter abbondantemente prima della riga, entro in pit lane ai 100km/h. "Ma zio porck!" Stop and go gratuito, totalmente inutile e ridicolo. Troppo bello fare una gara senza errori! Anche più stupido del drive trough di Spa dell'anno scorso. Nel secondo stint cerco di riprendere un po' di ritmo e comincio a ragionare sul senso di tenere le gomme anche all'ultimo stint. Sono perennemente a 3 giri dalla #249 (no comment ragazzi) e 30 secondi in più nel pit non cambiano nulla, mentre sbattere per le gomme finite sì. Anche Tom, che ogni tanto viene a controllare se sono vivo, è d'accordo sul cambio strategia. Nel frattempo Crewchief mi dice "qualche nome che mi sa di P2 has been dead" e magicamente non sono più ultimo! Nell'ultimo stint imbarco più benzina del dovuto, non si sa mai, e metto gomme nuove. Inutile dire che mi tolgo lo sfizio di qualche giro un po' meno rilassato, ma sempre in totale controllo. Alla fine sono un po' stanco e mi rendo conto che la lucidità nel secondo turno è un po' venuta meno. La cosa importante però è che mi sono divertito come un bambino e il risultato finale conta fino ad un certo punto. Non posso che ringraziare tutti i compagni di viaggio, ma in particolare: Giuppo che mi ha ingaggiato per la gara, grazie per la fiducia! Jack che ha sopportato il peso del CL e s'è fatto un triplo da paura Pier e Daniele che inconsapevolmente mi hanno fornito la giusta motivazione (dovevo sostituire due calibri da 90 come voi, non l'ho fatto al 100% ma non ho nemmeno fatto disastri!) Andrea che, anche quando non si sente in controllo, la porta a casa senza danni Ivan che è stato il mio punto di riferimento velocistico, il più veloce tra gli umani Lorenzo che a sto giro è stato il più lento degli alieni Zano che a sto giro è stato il più veloce degli alieni Tom che mi ha lasciato correre con la #250 e non mi ha mai fatto mancare il suo supporto Ci rivediamo in gara a Le Mans, se tutto va bene, ma anche in pratica a Sebring
  6. Complimenti a tutti, ho visto molti a proprio agio con queste formulone. Per chi ama le ruote scoperte sono davvero interessanti. Io mi confermo vero pilotone da endurance, avendo girato per tutta la gara con lo stesso tempo
  7. Triste perché non ci sarò, molto felice per un evento al venerdì (e su rf2)
  8. Eccoci qui, 3 giorni dopo la 24h di Le Mans, ad inaugurare l'ultima tornata di commenti. Nel dopo Spa avevo scritto che sarebbe servita leggerezza e voglia di divertirci e, col senno del poi, direi che c'ho azzeccato. Di leggerezza ne è servita tanta per sopportare tutte le sfighe che ci sono capitate (copioincollo dal debriefing): Connection Lost subìto da Ivan mentre era vicino ai Musto (anche loro CL), quindi probabilmente dovuto ad un bug di rF2 (Ivan non farti mettere una linea ridondata, non è il caso) Rottura della cella di carico del mio freno: leggero degrado giusto prima di entrare sul server e nel giro di uscita, crollo giusto alla staccata più pericolosa del circuito, Mulsanne, con conseguente urto frontale contro le barriere e circa 410 secondi di danno. Successivo giro lento causa pressione del freno al 40% circa e cambio pilota con Andrea che ha dovuto farsi due stint in piena notte fuori dal suo orario di disponibilità (sposalaaaaaaaaaa!) Connection Lost di Tommaso (credo, in quel frangente stavo cercando di dormire pensando che avrei corso) Problema al potenziometro dell'acceleratore della mia pedaliera (la stessa delle cella di carico) con conseguente ripianificazione dei turni Crash di rF2 di Andrea poco prima di dare il cambio ad Ivan (credo alle 9 circa) con conseguente compromissione dell'installazione di rF2, reinstallazione da zero da parte del buon Andrea, riconfigurazione delle varie impostazioni (il JSon era corrotto) e rientro fresco come una rosa da parte del Bruno Rottura del motore a causa della probabile fine vita del motore stesso (non conosciamo il limite di RPM di sicurezza, probabilmente è inferiore a 8500 e tirando per 18 ore le marce quasi a 9000 abbiamo ridotto la vita pur non superando mai la temperatura a rischio) Se nelle altre gare abbiamo raccolto risultati importanti grazie a strategia, costanza, attenzione agli errori (ma sul passo avevamo sempre qualche decimo da recuperare), a Le Mans la prestazione è stata da top ten senza ombra di dubbio anche per la velocità in pista. Lo dicono i dati, anche torturandoli all'inverosimile. Ho controllato più volte di non aver fatto errori, ma niente, l'auto #249 del ROTW Racing Team era tra le 10 più veloci. Non posso che dire un gigantesco BRAVI a chi ha corso e a chi ha dato una mano senza scendere in pista, ugualmente importante per il raggiungimento del risultato. In particolare penso ad una sera in cui Ivan era un po' giù di tono e non capiva come mai prendesse 1 secondo secco dal suo gemello Andrea. Ricordo come tutti quanti lo abbiamo incoraggiato e come Stefano lo abbia aiutato seguendolo come una chioccia (lo ha fatto anche con me, ma io sono una capra ed il secondo non l'ho tolto). Per la cronaca: Ivan ha messo giù degli stint fenomenali e i dati dicono che in questa gara è stato più veloce di Andrea. Credo che questo sia un grande insegnamento per tutti. Riguardo a me: pesantezza. Ma non dovevo essere leggero? Vi confesso che le ultime gare mi sono pesate. Da Sebring compreso in avanti non ho avuto lo stesso piacere nel correre. Credo ci siano svariati fattori, ma la sensazione di non essere mai preparato abbastanza è la cosa che mi ha limitato maggiormente. Pensare di avere costantemente il tempo contato per girare (in pausa pranzo, i venerdì sera o comunque nei weekend in cui potevo) e sapere di poter essere un freno per la squadra mi ha condizionato troppo e mi ha tolto un po' di gusto. Questa sensazione spiacevole, che credo mi abbia reso abbastanza noioso, è stata comunque superata dal piacere di far parte di questo gruppo e dalla soddisfazione di aver contribuito, anche se in minima parte, al raggiungimento di obiettivi che ci sembravano inarrivabili ad inizio stagione. Giusto per metterlo nero su bianco: siamo arrivati ventiquattresimi su 68 squadre iscritte, lasciandoci dietro team titolati come 1Aco, Caspian, GOTeam, SpeedyMite, Buttler-Pal (2 auto, di cui una ha corso in Div1), Williams Esports e battendo anche il team con cui ci siamo trovati più spesso in lotta in pista, i Cyber Lynx. Parliamo del campionato endurance su rF2 più competitivo del mondo, è bene ricordarcelo. Tutto ciò mettendo sempre e comunque al primo posto la voglia di divertirci e dando spazio anche a fermi come il sottoscritto. È con questa carica e questo spirito che si deve affrontare la prossima stagione, considerando che avremo un'arma in più che ci consentirà di alzare ancora l'asticella. Stefano ha già contribuito attivamente quest'anno, anche senza guidare in pista, quindi dal prossimo mi aspetto grandi cose. Un grazie di cuore a tutti, è stato un piacere immenso e un grande privilegio far parte di questo gruppo
  9. "...la fantasia è la cosa che ti porta la felicità!" Me l'ha detto ieri mia figlia mentre le facevo il bagno, strappandomi un sorriso e facendomi pensare a quanto siano saggi e concreti i bambini. Allora ho pensato che essere bambini, che sognare e volare con la fantasia, anche superati i quarant'anni, non dev'essere tanto sbagliato. Quello che facciamo, in fondo, è un grande esercizio di fantasia. Cerchiamo di ricreare il più possibile una realtà che difficilmente potremmo realizzare. Stiamo ore su un sedile, chi in hobby raum e chi in camera matrimoniale, facendoci venire male al sedere forse ancor più dei piloti veri. Investiamo il nostro tempo libero in formule su un foglio excel o sul rifare una curva per 200 volte, accomunati dallo stesso "sogno". Ne vale la pena? Sì, certamente sì. Senza alcun dubbio! E non lo dico per la P6, la P8 o la prossima P che arriverà, ma per la gioia di stare assieme e condividere queste emozioni, che di virtuale hanno poco, a orari improbabili e con persone sparse per l'Italia e non... Insomma, grazie a tutti voi ragazzi, che mi sopportate e supportate ad ogni gara, dandomi la possibilità di crescere e di vivere insieme questi momenti. Finito il pippotto passiamo alle cose serie: di Suzuka avete già fatto un resoconto molto dettagliato, risultato incredibile frutto di grande attenzione ai particolari e di una preparazione impeccabile. Poi l'aspetto emotivo del sabato mattina ha aggiunto più gusto al risultato finale. Io non ho corso ma lo stress psicofisico è stato uguale, se non superiore, soprattutto agli ultimi giri. Bello bello bello! Parliamo di Spa: è sicuramente la mia pista preferita, non perchè sia particolarmente veloce, ma perchè l'ho sempre amata, prima da spettatore e poi da "pilotone". Ero molto carico proprio per questo motivo, ma per motivi esterni non sono riuscito a dedicare il giusto tempo per preparare la gara. Fino alla sera prima ero molto dubbioso sul correrla o meno, ma venerdì improvvisamente ho trovato la quadra e preso fiducia. Non è una questione di tempi e di distacco dal passo degli altri. Non credo sia una questione risolvibile a breve perchè siete tutti molto veloci e particolarmente in forma. Piuttosto è un problema di sicurezza, di feeling. C'è un problema e non riesco a capire quale. Ad esempio in frenata in alcune sessioni mi sento a posto, poi il giorno dopo perdo il feeling. Mi è successa la stessa cosa in gara: nel primo stint, almeno per i primi giri, continuavo a cannare la staccata della bus stop. Poi ho preso un minimo di confidenza, ma bastava una GT per mandarmi in crisi. Ritornando al resoconto della mia gara: primo stint senza problemi macroscopici, a parte un passo al di sotto delle potenzialità, dovuto ad atteggiamento molto prudente nei doppiaggi e in generale ad una guida un po' da tassinaro. Il secondo stint parte male, con un errore che non riesco a perdonarmi, perchè non dovuto alle scarse capacità di guida ma alla sola disattenzione. Per consumare qualche millilitro di benzina in meno ho messo la 6° in pit lane e probabilmente ho superato gli 80km/h, come mi era già capitato in prova. Quel drive trough mi ha indisposto e condizionato psicologicamente. Poi il recupero di quelli dietro mi ha portato a spingere un filo di più e a commettere qualche errore nel momento in cui ho sentito un decadimento della gomma, credo a metà stint. L'errore al mio ultimo giro è un po' un classico delle mie gare ed è il secondo aspetto che mi ha fatto più incazzare, perchè legato al solito calo di concentrazione. Avevo appena detto a Tommaso che avrei completato i miei giri per evitare di farci fregare da un Code80 quando ho spinnato come un pirla alla Brussels. Gli dei del simracing hanno voluto che la P2 che era dietro passasse indenne e che la mia manovra tutto sommato non facesse così schifo. Chiudo ringraziando di nuovo tutti e Stefano in particolare, che è stato con noi nell'ultima fase di gara e ci ha supportato con lucidità. Ormai è ora di partire per Le Mans, affrontiamo quest'ultima gara con la leggerezza di un bambino e la voglia prima di tutto di divertirci, mantenendo la stessa voglia di fare bene e l'impegno che abbiamo dimostrato finora, andremo di sicuro come delle lippe!!!
  10. Adoro la moglie di Ivan, la mia invece ha deciso di farsi un regalino per ogni endurance che farò, per Sebring s'è presa un paio di scarpe Parlando della gara alti e bassi, come nelle gare precedenti. Gli alti sono il livello raggiunto dal gruppo, la coesione, il divertimento, il sostegno reciproco che non manca mai. Avete già scritto tutto, ma mi permetto di aggiungere che quello che fa la differenza, per me, è la presenza costante (qui si sono sfiorate le 9 ore) al "muretto". Chi guida ha sempre un sostegno, se serve, e questo dà una grande tranquillità. Se parliamo dei bassi mi tocca pensare ai miei errori (quello grosso alla sunset, ma anche il 180° all'hairpin quando ho perso la concentrazione) ed alla mia prestazione pura, ancora non soddisfacente. La ruggine di 3 anni di volante appeso al chiodo si sente e richiede lavoro e pazienza per essere tolta. Ringrazio tutti per il sostegno che non mi fate mai mancare, ma se dico che non sono soddisfatto è solo perché voglio fare di più e penso che ci sia spazio per migliorare. Ora ci dobbiamo tuffare sull'otto di Suzuka (io in realtà devo ancora finire i compiti su Sebring), diamo del gas!
  11. Azz... Ivan è stato più veloce di me anche qui! Prima di tutto rinnovo i complimenti a: Lorenzo: ha i riflessi da ventenne e si vede, con le sue prestazioni compensa il più lento del lotto (io). Che vada con mix a 2 o 1, con soft o medie, il risultato non cambia, sempre un fulmine Ivan&Andrea: ormai sono una cosa sola, una coppia di fatto, il duo delle meraviglie, i gemelli del laptime! Anche in questa gara una prestazione superba da parte di entrambi. Quasi 400 giri ciascuno, no comment, solo Lavoro immane al muretto, con menzione speciale per l'intuizione di Ivan che ci ha consentito di recuperare parecchie posizioni. Siete veramente insostituibili e ineguagliabili Commenti generali sulla gara Innanzitutto un ottimo risultato, per come si stava mettendo. Ce lo siamo già detti a voce, ma lo metto per iscritto per i posteri: la top ten è a nostra portata, ci manca sempre qualche virgola, ma personalmente non credevo che avremmo raggiunto questo livello. Secondo me la crescita del team è stata davvero importante e mi permetto di motivarla con la sintonia che abbiamo, con il divertimento che ci dà lavorare assieme e, appunto, con il grande lavoro che si sta facendo tutti quanti (vedi il discorso dei giri più sopra, ma anche la voglia di stare 10h col sedere sulla postazione per aiutare chi è in pista). Abbiamo rafforzato la nostra postazione in classifica e dimostrato, con risultato, tempi e con il comportamento in pista, che la Div2 ce la meritiamo e che il lavoro paga! Commenti sulla mia prestazione Per quanto riguarda me, per non ripetere la solita lagna sul "levare la ruggine", una gara così così. A Nola mi sono divertito di più (forse) perchè a inizio gara ero davvero super carico. Qui credo di aver cominciato il mio turno con maggiore lucidità e meno coinvolgimento emotivo, a vantaggio dei tempi sul giro. Sicuramente ho avuto migliore costanza e ho ridotto un po' il gap dai "gemelli" che s'era visto a Nola. Mi girano le pelotas per i due errori commessi, che ci sono costati una 10ina di secondi extra, ma sicuramente il trend è in miglioramento, anche considerando che sta stagione di VEC non pensavo nemmeno di farla. Per me più di tutti vale quanto scritto prima: devo lavorare lavorare lavorare
  12. Ho pensato a cosa scrivere sulla gara del team e faccio fatica a trovare cose originali. Siamo un gruppo di cui sono davvero felice di far parte, perchè innanzitutto ci divertiamo e ci sosteniamo sempre, poi perchè questa peculiarità convive perfettamente con la voglia di migliorarsi e con la sana competitività che abbiamo, anche un po' tra di noi. Spero che questo spirito non ci abbandoni mai! Gara superba del team, se non consideriamo il mio stint, quindi risultato meritatissimo. Il nostro valore attuale è tra P10 e P15, ma se continuiamo a lavorare così sono sicuro che possa arrivare anche di meglio. Riguardo la mia gara vi ho già espresso a voce tutte le mie recriminazioni. Ero sicuramente molto teso e la visibilità che c'era per i primi giri non ha aiutato. Credo fosse leggermente diversa da quella che avevo provato, in curva 6 c'era il sole contro e vedevo malissimo il cordolo interno. Il primo errore mi ha fatto temere l'effetto "gamba di legno", ma fortunatamente ho ripreso la concentrazione e ho trovato piano piano il mio passo che, come sapevo, era comunque il più lento della squadra. Tra metà del primo e metà del secondo stint ho trovato un equilibrio e una concentrazione ottimali, quelli che si dovrebbero avere per tutto il turno. Poi purtroppo è arrivato l'errore e il giochino si è di nuovo rotto. I giri successivi alla scivolata per prati alla chicane veloce (il dio dei parcheggi ci ha graziato) sono stati i più difficili. L'auto era veramente leggera sul posteriore e mi sembrava di perderla ad ogni curva; non so se fosse per gli pneumatici o per altro, ma fortunatamente dopo qualche giro il problema è rientrato. Nell'ultimo mezzo stint ho ritrovato un po' di concentrazione e, paradossalmente, l'auto era molto stabile anche a gomme finite. A parte un taglio e un brivido finale non c'è stato molto da raccontare. Le posizioni prese sono state frutto solo di problemi altrui, ma le endurance sono anche questo. In conclusione vi ringrazio per aver insistito a farmi correre, probabilmente avete capito che servisse per farmi togliere ruggine, anche se in questo momento tolgo consistenza e velocità. Forse dovrei sacrificare qualche giro con le P2 per qualche garetta. Mi toccherà saltare ancora parecchie pause pranzo
  13. Ivan ha già scritto le cose importanti. Dal canto mio rinnovo il dispiacere per non riuscire a contribuire quanto vorrei. L'impegno di tutti per questa gara è stato esemplare e il risultato non deve scoraggiarci, perchè sono sicuro che con questo livello di coinvolgimento possiamo solo progredire. Intanto ci siam presi due posizioni in classifica e quindi abbiamo rafforzato il diritto di rimanere in Division 2, dove abbiamo visto correre anche degli alieni. Dal punto di vista della strategia credo che ci abbiamo preso, anche se con un po' di fortuna. Avevamo previsto 224 giri e ne abbiamo (avete) fatti 222. La differenza di passo di Lorenzo tra soft e medie è stata tale da rendere equivalente le due strategie (doppio stint su soft vs triplo stint su medie). Abbiamo invece sbagliato il tempo medio ipotizzato in gara: soft: 1.33.7 in gara vs 1.33.5 pronosticato (+2 decimi) medie: 1.34.1 in gara vs 1.34.5 pronosticato (-4 decimi) Il mio personalissimo compito per Nola è, oltre a fare almeno 300 giri , arricchire il meraviglioso lavoro fatto da Andrea e Ivan per il monitoraggio della gara. Ho un paio di idee in mente per la gestione "manuale", ma non escludo che si possa fare qualcosa di automatico studiandoci un po'.. Comunque forza ROTW
  14. Finalmente VEC! Come sapete io ero a metà del guado col trasloco e ho sfruttato sabato per finire le ultime cose, quindi il mio contributo è stato praticamente nullo, anzi, sono pure andato nel pallone per un calcolo benzina! Che dire della vostra gara... Con questo impegno e questa voglia di fare bene credo proprio ci divertiremo
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