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Sono passati 18 anni da quel tragico Weekend del GP di San Marino, Sabato 30 aprile 1994 morì l’austriaco Roland Ratzenberger, che nella sessione di qualifica affrontava la velocissima curva Villeneuve a oltre 300 Km/h si schiantò all’esterno della stessa, a causa del cedimento dell’alettone che per le sollecitazioni si staccò e finì sotto le ruote impedendo alla monoposto di avere direzionalità in curva, dopo sei testacoda si arrestò in mezzo alla pista.
La brusca decelerazione e il fortissimo impatto ridussero in fin di vita il pilota, che perse immediatamente conoscenza. Si capì subito che la situazione era drammatica, la testa dell’austriaco si appoggiò sul lato sinistro dell’abitacolo dondolando in maniera innaturale.

Domenica 1 maggio del 1994, il mondo si fermò davanti alle televisioni, scorrevano le immagini del terribile incidente occorso ad Ayrton Senna, che per tanti appassionati resta ancora il più grande di tutti.
La curva del Tamburello è l’ultima che gli abbiamo visto affrontare, quando il piantone dello sterzo della sua Williams ha ceduto e la monoposto si è diretta verso il muro di cemento.
3 volte Campione del Mondo in Formula 1, dotato di classe e sensibilità nella guida, Piace ricordarlo per le sue imprese al volante, come a Montecarlo nel 1984 alla guida della Toleman-Hart sotto il diluvio, arrivò secondo dopo una rimonta entusiasmante, solo perché la gara fu interrotta anzitempo per favorire Prost. .
Campione di umanità.Ayrton devolveva in beneficenza buona parte dei suoi guadagni, nel suo testamento ha destinato ai poveri grosse somme di denaro.
La sua scomparsa ha lasciato un segno profondo nella Formula 1 e negli appassionati di questo sport, che porterà sempre il suo ricordo nel cuore.
Ciao Ayrton
Ciao Roland